Il sentiero dei mietitori: da Forca di Presta al passo del Galluccio

Il sentiero dei mietitori: da Forca di Presta al passo del Galluccio

Distanza: 6,4 km

Dislivello: 274 m

Quota minima: 1263 m

Quota massima: 1537 m

Sentiero: G.A.S. (Grande Anello dei Sibillini)

Segnaletica: presente

Difficoltà del percorso: Facile. Per escursionisti e famiglie

Durata del Percorso: 2 h circa (andata)

Periodo Consigliato: Tutto l’anno. In caso di neve si possono usare le ciaspole

A causa di una frana, un passaggio di circa 15 m di lunghezza è abbastanza difficoltoso

Itinerario:
(PARTENZA DA FORCA DI PRESTA) 
Sulla strada che sale a Forca di Presta, circa 4 km prima del valico, troverete alla vostra destra l’indicazione che segna l’inizio del sentiero, non distante dal rifugio Mezzi Litri. Il cartello si trova esattamente dalla parte opposta di uno spiazzo per il parcheggio auto.
Durante il percorso troverete diversi bivi che dovrete ignorare e proseguite sempre dritto. Nel caso di errori, non ci sono problemi poiché tutti riportano sulla strada asfaltata che avrete percorso per arrivare all’inizio del percorso.
In prossimità di Monte Pisciano, troverete un bivio subito dopo aver attraversato una strettoia tra due colline. Qui bisogna svoltare a destra ed in soli 15 minuti sarete giunti a destinazione. Qualora proseguiate dritto, il sentiero proseguirà la sua strada verso Fonte Graniera nel territorio del Comune di Montegallo.
Il paesaggio è sempre spettacolare e fiancheggia le falde del Monte Vettore suscitando grandissimo fascino.
Le specie di erbe e fiori che accompagneranno il vostro tragitto sono delle più numerose tra cui splendide distese di orchidee spontanee.
Questo è anche un tratto del Grande Anello dei Sibillini, percorso escursionistico di 120 km che abbraccia tutti i Monti Sibillini ed è suddiviso in 9 tappe. In particolare, questo itinerario, è una parte della tratta che da Colle di Montegallo arriva fino a Forca Canapine (Rifugio Colle Le Cese).
L’intero percorso è panoramico ed esposto al sole pertanto sono consigliati cappellini e creme protettive (durante i periodi più caldi). E’ completamente privo di pericoli o difficoltà e quindi adatto a tutti, ma ricordatevi di fare una buona scorta di acqua. E’ un sentiero facile e idoneo anche per escursioni scolastiche e naturalistiche.
Il ritorno può essere fatto sul medesimo percorso.

 

(PARTENZA DAL PASSO DEL GALLUCCIO) Lasciata l’auto sullo slargo in corrispondenza del passo del Galluccio (1197 m.), si percorrono poche decine di metri sulla strada in direzione di Pretare, e si imbocca sulla ds. una sterrata. In poco più di 1 km. di prevalente salita questa porta ad un intaglio (1270 m., in circa 30 minuti) tra la cresta erbosa ed un marcato colle sulla ds. (Colle Pisciano) dopo il quale la pista volge a sn. prima che questa torni a ds. la si abbandona per risalire a sn. un’altra pista dissestata sul fondo di una profonda incisione.
Seguire la pista e poi lasciarla subito quando volge a ds. per seguire un sentiero non molto evidente che si tiene in piano. Il sentiero percorre il versante a tratti perdendosi tra l’erba, a volte tra i cespugli.
Quando entra in una fitta macchia, si può seguirlo districandosi tra la giovane faggeta, o aggirare a monte i tratti più fitti.
Superata una selletta si prosegue mantenendosi sempre in quota, si attraversa una zona punteggiata di pini, che annunciano la successiva fitta pineta, ed infine si entra nel bosco di alto fusto dove il sentiero si fa finalmente largo e comodo come una pista. Occorre seguirlo (dopo poco, a ds. vecchia fonte con vasca) tenendosi a ds. all’incontro con biforcazioni ed attraversare tutto il versante, a tratti nel bosco, a tratti su prati aperti. Al termine una larga e comoda pista esce definitivamente dal bosco e giunge ad una fonte a trocche (Fonte delle Cacere ca. 1375 m, 1,45 ore dal Colle Pisciano).
Qui giunge la strada dell’acquedotto per la quale si è in breve alla provinciale che sale per Forca di Presta. Se si vuole raggiungere il passo è consigliabile tenersi ancora in alto risalendo a ds. dopo la fonte e proseguendo su tracce di sentiero. Occorre comunque scendere alla strada in corrispondenza del rettilineo che precede Sasso Tagliato, fino al Passo (1536 m, 0,40 ore in più).

L’itinerario è tratto da: “Parco Nazionale dei Sibillini: le più belle escursioni” di A. Alesi e M. Calibani; Società Editrice Ricerche.

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