
24 Set Anello di Borgo
Distanza: 16,4 km
Dislivello: 650 m
Quota minima: 650 m
Quota massima: 1300 m
Segnaletica: presente solo parzialmente
Sentieri: n° 107-551
Parcheggiato il mezzo presso l’area SAE di Borgo1 (provvista di un bar e un generi alimentari), si parte superando il campetto sportivo e raggiungendo il bivio al quale occorre voltare a sinistra. Si procede lungo la strada che vi farà attraversare l’abitato di Borgo d’Arquata, che sorge lungo l’Antica Salaria (oggi SP129).
Dopo circa 500 m al bivio occorre andare ancora a sinistra e poi subito a destra, salendo in direzione di Camartina.
Arrivati nel paese, proseguire dritto mantenendo il fosso della Camartina sulla vs sinistra (l’asfalto lascerà presto il posto allo sterrato).
Poche centinaia di m più avanti al bivio prendere la sinistra e continuare a salire sulla strada che attraversa i magnifici castagneti della zona.
Dopo circa 1 km ci saranno altri 2 bivi ai quali occorre tenere la destra, passando così di fianco alla Vena de Corvi (945 m).
Si continua a salire fino a raggiungere, dopo un paio di tornanti, un’area pic-nic, ideale per una sosta, nei pressi della fonte denominata “la Botte” (situata poco distante, a circa 30 m di distanza, dall’evidente cartello) a 1000 m. di altitudine. Questa sorgente anticamente era quella che riforniva l’acqua ad Arquata capoluogo, prima della costruzione dell’acquedotto del Pescara.
L’itinerario sale fino ai ruderi dell’antica “Casa del Conte Gallo” per poi giungere ad un bivio: scendendo verso destra si torna a Camartina tramite il Sentiero 103.
Proseguendo dritto, invece, si continua a salire in direzione Pretare per completare tutto l’anello.
La strada continua a salire con leggera pendenza, permettendo ampi scorci sui Monti della Laga, mentre ci si avvicina sempre di più alle scenografiche pendici del Monte Vettore (2478 m).
A circa 6 km dall’inizio del percorso, ad un’altezza di m 1220, una curva a gomito mostra sulla sinistra il bivio in direzione di Fonte Cappella (dopo 100 m), altra possibile e piacevole sosta per rifornimento d’acqua. Altrimenti proseguire a destra, lungo il tracciato che raggiunge Colle del Quarto, località anche denominata “Picchio 7” (1280 m), spettacolare balcone naturale sulla Vallata del Tronto e sulle catene circostanti, in passato utilizzato come punto di avvistamento antincendi (da cui il nome).
A questo punto il sentiero sbocca sulla strada SP89: si scende a destra proseguendo per 500 m per poi rientrare più avanti sulla sinistra, di nuovo nel bosco attraversando la Pineta di Pretare e poi riscendendo lungo il sentiero delle Veticare.
Prima di giungere a Pretare si passa a fianco ad una antica fornace.
Da Pretare si ritorna sull’asfalto fino a Piedilama lungo la SP89 per circa 1 km.
Poi, raggiunta Piedilama (818 m), prima dell’area SAE (possibilità di sosta al bar e presenza di fontana per acqua), evitando la zona rossa si imbocca la strada sulla sinistra (evidenziata dalla freccia segnaletica in legno) lungo il sentiero che collega Piedilama e Borgo.
Lasciate le ultime case di Piedilama alle vostre spalle, occorre mantenere la destra sia al primo che al secondo bivio.
La mulattiera inizia a salire per paio di km in direzione del Colle Forcella che, una volta raggiunto, regala numerosi spunti panoramici sulle catene circostanti, con lo sguardo che spazia dal Vettore a nord, il re dei Sibillini, fino al Pizzo di Sevo a sud (2419 m), in direzione dei Monti della Laga.
Dopo un breve tratto pianeggiante, il tracciato inizia a scendere e, dopo un altro tratto privo di bosco, si rientra nello stesso finché non si giunge ad un bivio:
– andando dritto al bivio la strada scende per circa 200 metri fino ad arrivare al “Belvedere San Francesco”: uno scoglio che sorge sopra l’omonima Chiesa dedicata al patrono di Borgo, con vista panoramica su Arquata capoluogo.
– Per proseguire verso Borgo, invece, occorre voltare a sinistra, continuando a scendere la costa della Pisciallonga.
Da qui la strada non è più la comoda mulattiera da trattore ma un vero e proprio tracciato nel bosco, che passa sulla sommità della Macchia di San Pietro scendendo prima lentamente, e poi in maniera più ripida fino a ricongiungersi con una strada brecciata, dove occorre voltare a sinistra e continuare a scendere.
Fatti 100 m, si raggiunge una curva a gomito a sinistra: si prosegue sulla strada principale, ignorando il percorso che appare inizialmente aperto proprio sulla curva (che porta al Fontanile Palombini, una fonte d’acqua non potabile).
Si continua così a scendere fino al paese di Borgo (685 m), che appare sotto i vostri occhi, con ampie vedute su Arquata capoluogo (777 m).
Sorry, the comment form is closed at this time.