Anello di Trisungo

Anello di Trisungo

TRISUNGO-FAETE-CHIESA MADONNA DEI SANTI-FOSSO DEL CIOPPETO-TRISUNGO

Distanza: 4,8 km

Dislivello: 283 m

Quota minima: 632 m

Quota massima: 915 m

Sentieri: 301 -310

Mappa online: https://drive.google.com/open?id=1xg1DYCkbF5kg3xiLBaBSMQXU6HInyJzM&usp=sharing

 

L’itinerario, recuperato da “Arquata Potest” nel dicembre 2018, parte da Trisungo, frazione del Comune di Arquata situata lungo la SS. Salaria. L’antico sentiero di collegamento con il borgo di Faete era stato reso nei decenni successivi una via carrabile (poi dismessa con la costruzione della S.P. 20 “Trisungo-Colle”). La larghezza del tracciato iniziale, infatti, in alcuni tratti raggiunge i 6 metri, rendendolo pertanto adatto anche alla percorrenza con le ciaspole durante il periodo invernale.
L’ingresso di Trisungo si trova nella parte più alta del paese, sul lato opposto rispetto al cartello informativo #Camminarquata installato lungo la S.P. 20. Imboccato qui il sentiero che sale (indicato anche da una freccia segnaletica in legno), appunto, in direzione di Faete, si incrocia una volta la S.P. 20 e, proseguendo, si esce poco prima della Chiesa di San Matteo, giungendo a Faete nelle vicinanze del campetto sportivo.
Successivamente, dopo essere entrati nella frazione di Faete, l’itinerario prosegue lungo la strada principale che sale verso Est (lasciando così il sentiero 301 per il 310) per raggiungere la “Chiesa della Madonna della Neve” (878 mslm), situata poco sopra l’abitato.
Superata la chiesa, mantenendosi lungo la strada principale, più avanti un cartello in legno indicherà agli escursionisti quando è di nuovo il momento di entrare nel bosco sulla sinistra, lasciando la strada principale per scendere così lungo il Fosso del Cioppeto (caratterizzato dalla presenza di castagneti) per raggiungere poi nuovamente l’abitato di Trisungo.
Itinerario particolarmente interessante, per il quale è necessario fare una precisazione in più: poiché attraversa dei castagneti, si specifica che essi rappresentano una risorsa vitale per i loro proprietari. Pertanto, per rispetto verso la montagna e le sue genti, si pregano i visitatori di restare sul percorso segnato, di non raccogliere castagne, marroni o ricci lungo il tracciato e di limitarne la frequentazione nel mese di ottobre (periodo della raccolta).

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