Anello di Spelonga

Anello di Spelonga

SPELONGA – FAETE – CHIESA MADONNA DELLA NEVE – EREMO MADONNA DEI SANTI – SPELONGA

Dislivello: 383 m
Distanza: 10,4 km
Altezza massima: 1172 m
Altezza minima: 789 m
Sentieri: 311 – 310 – 380 – 301
Mappa online:
https://drive.google.com/open?id=1l7uKPafvkJmZ6WNVGuVj18FTk3LlZcJ3&usp=sharing

 

 

Questo circuito ad anello permetterà al visitatore sia di percorrere una parte del sentiero recuperato da “Arquata Potest” nel giugno 2016, sia di esplorare i percorsi già presenti sopra il Monte Cività (1.049 mslm) che collegano le frazioni di Faete e Spelonga.

Ma la vera “chicca” è rappresentata dalla presenza lungo i tracciati della “Chiesa della Madonna della Neve” (878 m) e dell’ “Eremo della Madonna dei Santi” (1.128 m), due gioielli situati fuori dalle rispettive frazioni, incastonati tra castagneti secolari e circondati dal fascino dei Monti della Laga.
Le stesse alture scelte nel periodo medievale da santi, anacoreti ed eremiti che prediligevano condurre una vita mistica ed ascetica, nel tranquillo e sereno isolamento delle impervie montagne considerate come gli altari di Dio.

Partendo da Spelonga, dove l’ingresso risulta essere all’ingresso del paese, segnalato da un vistoso cartello in legno, dopo aver percorso metà del tracciato in discesa, occorrerà prestare attenzione alla segnaletica orizzontale che indicherà il momento in cui sarà opportuno voltare a destra in direzione di Faete, proseguendo l’itinerario nella sua parte più pianeggiante.
La prima parte del tracciato che scende da Spelonga è piuttosto ripida in alcuni tratti. Gli escursionisti che lo frequenteranno, tuttavia, saranno ampiamente ripagati dalla presenza di stupendi muretti a secco, spesso presenti su entrambi i lati del sentiero, che in alcuni punti raggiungono i due metri di altezza. Il tutto è arricchito da alcuni tratti di selciato ancora ben conservati che aiutavano il passo degli animali da soma in antichità.
Quando, fino agli anni cinquanta, non esisteva ancora la S.P. “Trisungo – Colle d’Arquata”, questi percorsi avevano rappresentato per secoli le uniche vie di comunicazione e gli abitanti del posto erano obbligati ad inviare 3-4 volte all’anno diversi membri della famiglia a ripristinarne i tratti compromessi.
Successivamente, dopo essere entrati nella frazione di Faete, l’itinerario prosegue lungo la strada principale che sale verso Est (lasciando così il sentiero 301 per il 310) per raggiungere la “Chiesa della Madonna della Neve”, situata poco sopra l’abitato.
Da lì si prosegue l’itinerario mantenendosi sulla strada principale e seguendo le indicazioni della segnaletica (orizzontale e verticale) presente lungo il sentiero che conduce fino all’“Eremo della Madonna dei Santi”.
Ancora una volta seguire le evidenti indicazioni della segnaletica che condurranno nuovamente fino a Spelonga.
Itinerario particolarmente interessante, per il quale è necessario fare una precisazione in più: poiché attraversa dei castagneti nel primo tratto, una volta giunto nei pressi di Faete, si specifica che detti castagneti rappresentano una risorsa vitale per i loro proprietari. Pertanto, per rispetto verso la montagna e le sue genti, si pregano i visitatori di restare sul percorso segnato, di non raccogliere castagne, marroni o ricci lungo il tracciato e di limitarne la frequentazione nel mese di ottobre (periodo della raccolta).

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